Insieme alla chiesina di S.Pietro (o Madonna dell'aiuto) faceva parte di un monastero originariamente dei Serviti, secondo la citazione di G. da Bussero (1280); ricordato poi dalla "Notitia cleri" (1398) in seguito delle Umiliate (elenco del Tiraboschi).
Dal complesso monastico rimane solo la facciata di un edificio in cotto e pietra con porticato formato da quattro robusti archi ogivali in cotto con pilastri pure in cotto con piedritto in pietra. Due finestre ogivali. L'interno è completamente ricostruito. A sinistra, per chi guarda, altro edificio disposto perpendicolarmente, ma più recente con porticato ad archi a tutto sesto in mattoni su pilastri pure in mattoni, poi riempito. Anche quest'ultimo edificio è molto rimaneggiato ed usato come abitazione da diverse famiglie.
Rapporto col contesto: pur essendo tutto l'insieme molto rimaneggiato, l'ambiente conserva nell'essenza, il fascino dell'antico.
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