Corte dei chiosi (o Ciosi o Chiostri)

(Vincolo della Soprintendenza Belle Arti del 15 giugno 1912)

Insieme alla chiesina di S.Pietro (o Madonna dell'aiuto) faceva parte di un monastero originariamente dei Serviti, secondo la citazione di G. da Bussero (1280); ricordato poi dalla "Notitia cleri" (1398) in seguito delle Umiliate (elenco del Tiraboschi). Dal complesso monastico rimane solo la facciata di un edificio in cotto e pietra con porticato formato da quattro robusti archi ogivali in cotto con pilastri pure in cotto con piedritto in pietra. Due finestre ogivali. L'interno è completamente ricostruito. A sinistra, per chi guarda, altro edificio disposto perpendicolarmente, ma più recente con porticato ad archi a tutto sesto in mattoni su pilastri pure in mattoni, poi riempito. Anche quest'ultimo edificio è molto rimaneggiato ed usato come abitazione da diverse famiglie. Rapporto col contesto: pur essendo tutto l'insieme molto rimaneggiato, l'ambiente conserva nell'essenza, il fascino dell'antico.